:: 20 frammenti di gioventù vorace, Xialou Gou, (Metropoli d’Asia, 2015) a cura di Viviana Filippini

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20 frammenti di una vita, accompagnati da venti scatti fotografici, scelti dall’autrice, per raccontare la storia di Fenfang. La protagonista di 20 frammenti di gioventù vorace di Xiaolou Gou, edito da Metropoli d’Asia, narra le vicende esistenziali di una diciassettenne in fuga dal villaggio della campagna cinese nel quale è cresciuta, per andare a Pechino e cambiare, in meglio, la propria vita. Il romanzo gioca con fine attenzione sulla radicale trasformazione che travolgerà Fenfang nel momento in cui lei, abituata ai ritmi pacati e placidi della campagna, si ritroverà travolta dalla frenesia cittadina. Nel caotico ventre di Pechino la ragazza farà tanti e diversi di lavoretti, fino a quando ci sarà l’occasione di iniziare a lavorare nel mondo del cinema. Attraverso la storia di Fenfang, la Gou ci mostra quanto, a volte, le aspirazioni delle persone vengano messe in crisi dal confronto diretto con la realtà, nel senso che la protagonista comincerà sì a lavorare al cinema, proprio come voleva, ma le faranno fare la comparsa, affidandole tutte parti secondarie di poco valore. Questo scatenerà in Fenfang un senso di frustrazione, perché il non riuscire ad evolversi e a mostrare le sue qualità, la porteranno a sentirsi un incompetente. Abbattuta per gli insuccessi cinematografici, per il collasso della relazione con Xiaoling prima, e con Ben poi, la giovane deciderà di diventare sceneggiatrice, ma anche in questo caso, trovare un produttore interessato a fare un film del suo scritto si rivelerà un percorso assai accidentato. Fenfang desidera esprimere se stessa e la propria creatività in modo libero, ma sembra non riuscirci, non tanto per qualcosa che la blocca come persona, ma perché la Cina dove vive è un mondo in cambiamento, nel quale l’arrivo della modernità deve fare i conti con i rigidi schemi e paletti imposti dal governo cinese. Le contraddizioni della Cina narrata dalla Gou si notano per esempio nella descrizione della campagna povera e contadina in opposizione ai diversi quartieri di Pechino dove la protagonista va a vivere. Ci sono zone periferiche, nelle quali la povertà domina ovunque, poi si passa e quartieri dove i vicini di casa di Fenfag si immaginano chissà che cosa su di lei, vedendo entrare più volte un uomo nel suo appartamento, o zone metropolitane nelle quali si trovano la gioventù assetata di libertà e tutti i prodotti culturali (libri, film, vestiti e altro) censurati dal governo centrale. Ogni frammento narrato dalla Gou è un pezzo della vita di Fenfang che, tra le difficoltà economiche, lavorative e sentimentali, lotta per emanciparsi e per trovare la giusta strada per il suo domani. Una battaglia compiuta nell’intento preciso di affermare la propria individualità in una società – quella cinese- che tende ad omogeneizzare il tutto. 20 frammenti di gioventù vorace è uscito ora in Italia, ma è il primo libro scritto da Xialou Gou e da lei stessa tradotto in inglese, nel 2008, a dieci anni dalla prima edizione. Arrivati alla fine si ha come la sensazione che in quella Fenfang, gracile, ma così tenace e coraggiosa di esistere come persona unica e indipendente, ci sia molto dell’autrice stessa e di tutti quei ragazzi e ragazze in cerca del proprio domani. Traduzione di Gaia Amaducci.

Xiaolu Guo è nata in un villaggio della Cina meridionale nel 1973, Xiaolu Guo è scrittrice e regista. È autrice di romanzi, poesie e saggi, in cinese e inglese, che sono stati tradotti in diverse lingue. Il suo libro più famoso, Piccolo dizionario cinese-inglese per innamorati, ispirato aFrammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, è stato pubblicato in Italia nel 2007 (Rizzoli). Nel 2013 è stata inserita nel “Granta’s Best of Young British Novelists” (con un estratto di La Cina sono io, pubblicato quest’anno dalla Random House), che in passato ha promosso autori del calibro di Martin Amis, Kazuo Ishiguro, Ian McEwan, Zadie Smith. Come regista e sceneggiatrice ha realizzato vari documentari e film, tra cui Once Upon a Time Proletarian, presentato al festival di Venezia, e She, a Chinese, vincitore del Pardo d’Oro al festival di Locarno nel 2009. Dal 2002 vive a Londra.

Source: libro inviato dall’editore, ringraziamo Riccardo dell’ufficio stampa Metropoli d’Asia.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

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